martedì 10 novembre 2015

Una vitamina poco conosciuta ma utilissima, B6: a cosa serve e dove si trova


La vitamina B6 o piridossina è utilissima per regolare le funzioni dell'organismo e per proteggere il sistema nervoso centrale: agisce, infatti, su importanti neurotrasmettitori.
Una sua carenza può indebolire il sistema immunitario ed è visibile addirittura a livello della pelle e dei capelli.
Nonostante sia poco conosciuta è molto facile da assumere perché la dose consigliata è di 1, 5 mg al giorno (fino ad un massimo di 50 mg) ed è facilmente sintetizzabile dall'organismo. L'alimentazione è, quindi, la principale fonte tramite cui possiamo assumere questa importante vitamina. Dove possiamo trovare la vitamina B6?

- Nei legumi e nelle patate.

- I cerali, specialmente quelli integrali, ne sono pieni: pasta e pane, che sono alla base della dieta mediterranea, sono fonti importanti di vitamina B6.

- Verdure e ortaggi in generale

- Castagne e molti altri cibi.

domenica 4 ottobre 2015

Il freddo è in arrivo? Il cibo può essere un alleato prezioso.




Chi vuole affrontare al meglio la stagione fredda deve considerare il cibo come una risorsa importante, non meno degli amati maglioni di lana e dei cappotti di piuma.
Questo vale in particolare per chi sa di svolgere molta attività fisica all'aperto, ma non vale meno per coloro che, per lavoro o per altri scopi, devono tutti i giorni affrontare lo sbalzo climatico in corso.

La ricerca condotta dagli esperti nutrizionisti ha individuato alcuni cibi particolarmente indicati, che ci pare utile condividere con voi. Con il freddo serve energia facilmente consumabile che si trasformi in calore. Per questo è il periodo sconsigliato per diete radicali. La dieta deve restare varia ma ci sono degli alimenti che, più di altri, ci aiutano. Vediamo quali sono e il perché:

I LEGUMI perché ricchi di ferro
Il KIWI pieni di vitamina C che stimola le difese della pelle
Alcune VERDURE (BROCCOLI, ZUCCA, PATATE, SPINACI ...) anch'esse piene di vitamina C e di carotenoidi che stimolano le difese immunitarie
CEREALI: hanno le fibre che aiutano il corpo a scaldarsi
FRUTTA SECCA: ha lo zinco che aiuta negli stati di raffreddamento

Anche il CIOCCOLATO FONDENTE, con il suo apporto di magnesio, può essere, se assunto in dosi adeguate, un ottimo aiuto. Non sempre seguire una dieta corretta è sinonimo di mangiare male.

E voi, amiche ed amici, conoscete altri cibi che ci aiutano nel periodo freddo?

mercoledì 2 settembre 2015

Questa poi ... aumenta la pubblicità dell'olio di palma!

E' la foto di una pubblicità trovata nelle pagine interne di un noto quotidiano emiliano. Vengono negate, senza dare alcuna vera dimostrazione, tutte le critiche rivolte all'olio di palma. Arrivano a dire che è amico dell'ambiente. Il format della pubblicità assomiglia a quello del ministero per la salute ma in realtà è il frutto di una azione promossa da un'unione commerciale che ha nell'olio di palma uno dei suoi prodotti di punta. 
Questi fenomeni sono estremamente pericolosi perché rischiano di creare cattiva informazione. 
Nel caso troviate anche voi fenomeni di questo tipo segnalateceli. Ci farebbe piacere discuterne con voi. 
Nel frattempo non fidiamoci di pubblicità che non spiegano nulla ma ci invitano a fidarci.

lunedì 29 giugno 2015

La dieta mediterranea è a rischio d'estinzione?

A dirlo è uno studio della Fao. Non si parla solo di un progressivo abbandono delle norme alimentari tipiche della dieta mediterranea ma anche dell'origine dei cibi che ci vengono proposti come "mediterranei".

Solo il 10% dei prodotti che dovrebbero venire da questi luoghi sono ancora coltivati all'interno dell'area mediterranea. Queste politiche di riduzione dei costi hanno ben poco a che fare con l'esigenza di qualità che sta alla base di una corretta alimentazione.
La globalizzazione alimentare oltre a farci conoscere molte nuove tradizioni, ricette, esperienze, pratiche culinarie interessanti ha anche portato ad un mutamento evidente degli stili di vita, della cultura del mangiare. Siamo sempre meno legati ai pilastri della dieta mediterranea: cereali (meglio se poco raffinati o integrali), frutta, legumi e grassi di qualità.

Le diete imposte dalla mancanza di tempo e dalle pubblicità "all'americana" ci portano, invece, a consumare sempre più dei prodotti ricchi di sostanze nutritive poco sane. Ci manca il tempo e dobbiamo mangiare cose pronte, cibi veloci. Al giorno d'oggi questa è una grande difficoltà rispetto alla quale non possiamo fare finta di nulla. Come reagire?

Dobbiamo forse ripensare l'alimentazione e ritenerla non solo un'abitudine, qualcosa di automatico, ma un momento fondamentale della nostra vita e della nostra cultura. Dedicare più tempo ed attenzione a quello che mangiamo. Scegliere con attenzione solo i cibi migliori. stare attenti alle provenienze. Dobbiamo conservare gli aspetti positivi della dieta mediterranea, al di là delle mode e delle pubblicità che ci influenzano.

Dedicare tempo al cibo significa anche dedicare tempo ai valori che si legano al cibo: i legami umani che si creano non solo attorno ad una tavola imbandita ma anche nelle varie fasi della produzione di un alimento. Ma anche il rispetto per l'ambiente e per il pianeta che si lega ad una corretta cultura dell'alimentazione.
Non ne va solo della salute ma anche del gusto, della nostra esperienza del cibo sempre più uniformata dai sapori piatti, "iper-saporiti" dei prodotti industriali. Per questo riscoprire certe tradizioni non coincide con una ricerca del passato ma con uno sguardo attento verso il futuro.





mercoledì 27 maggio 2015

EXPO' ... nutrire il pianeta?


Conosciamo tutti lo slogan di Expò, "nutrire il pianeta, energia per la vita". Si tratta di un obiettivo ambizioso ma decisivo.
Expò, manifestazione di grande interesse, capace di affascinare e suscitare la fantasia di migliaia di persone, riguarda direttamente il tema del cibo, delle tradizioni e delle innovazioni in materia di cultura dell'alimentazione.

Da una parte, quindi, l'attenzione dei curatori della manifestazione si rivolge a creare una coscienza critica intorno ai temi di una produzione sostenibili, di uno sguardo attento al carattere fondamentale dell'alimentazione nella vita dell'uomo.

Dall'altra il carattere sfarzoso del contesto, che ci introduce in una sorta di fiaba contemporanea, rivela altre finalità oltre a quelle etiche.

Il tema è complesso e le riflessioni sono ancora premature ma vogliamo sentire la vostra, rivolgervi una domanda: pensate ad Expò come ad un'occasione per rilanciare un'etica dell'alimentazione o come all'ennesima copertura pubblicitaria per far tacere i problemi più veri?

martedì 12 maggio 2015

Abolire l'olio di palma ... un dovere! Purtroppo per alcuni una moda ...

Ormai da un pò di tempo stiamo assistendo ad una giusta mobilitazione contro l'uso dell'olio di palma nei prodotti alimentari. Rispetto a qualche anno fa c'è molta più informazione in merito e giornalisti ed esperti di alimentazione hanno iniziato a denunciare gli effetti deleteri di questo olio.


Sappiamo bene come in particolare il mondo dei panificati di grande distribuzione sia saturo di olio di palma e come molti dei gusti e dei sapori a cui ci siamo abituati fin da bambini derivino da un suo utilizzo "piuttosto liberale" ... LEGGERE LE ETICHETTE ALLUNGA IL TEMPO DELLA SPESA MA FORSE ANCHE QUELLO DELLA VOSTRA VITA!

Da una parte vanno considerate le sue nocive proprietà, legate alla presenza al suo interno di una notevole quantità di grassi saturi. Proprio questa caratteristica spiega il suo utilizzo da parte dei grandi marchi: la presenza di grassi saturi rende questo olio un buon sostituto del burro con costi bassissimi.
Inoltre l'olio di palma permette, grazie alle sue proprietà chimiche, una maggiore conservazione dei prodotti e resistenza alle diverse temperature ... questo allunga la vita di un alimento rendendolo idoneo ai tempi di un supermercato del giorno d'oggi.

Attenzione: l'olio di palma, come spesso avviene, non è segnalato semplicemente come "olio di palma" ma può essere presente anche sotto la scritta "olii vegetali" che, data la presenza della parola vegetale, qualcuno potrebbe essere portato a pensare facciano bene ...

Dall'altra parte, come è stato mostrato in un bel programma televisivo qualche settimana fa, la coltivazione dell'olio di palma non è sostenibile ed è sinonimo di disboscamento e di sterminio della principale fauna dei luoghi adibiti a tale produzione.

 La crudeltà di questo processo è ormai davanti agli occhi di tutti e le principali marche alimentari che ne facevano uso ora si dimostrano indignate e promettono di eliminare tale olio. Sicuramente si tratta di un passo avanti e di una vittoria. Quello che resta da capire è se si tratta di una mossa pubblicitaria per far tacere l'opinione pubblica. Ma da qui in poi lasciamo a voi ogni ulteriore riflessione..

venerdì 17 aprile 2015

Ricetta Vegan di Eva e Gloria


CIOCCOVEGAN (TORTA VEGANA AL CIOCCOLATO)

Preriscaldare il forno a 180°.

Ingredienti:

250 gr farina di kamut
50 gr farina di farro
100 gr di cacao amaro in polvere
300 gr di zucchero di canna
+ o - 300 gr di latte di riso (regolarsi con la quantità)
2 bustine di lievito per dolci biologico
un pizzico di sale
mezzo cucchiaino in polvere di vaniglia biologica
2/3 cucchiai olio di semi vari
zucchero a velo per guarnire facoltativo

Preparazione:

In una ciotola capiente setacciare insieme le farine, il cacao, il lievito, il sale, la polvere di vaniglia e lo zucchero di canna.
Quindi unire pian piano i 300 gr di latte di riso ed amalgamare con un frullino fino a che l’impasto diventa liscio, cremoso e ben versabile.
Regolare la densità aggiungendo eventualmente un po’ di latte.
Per ultimi unire i due/ tre cucchiai d’olio.
Foderare una teglia diametro 24 con carta da forno, versarvi la miscela ed infornare (a forno ben caldo) per almeno 35/40 minuti.
Sfornate la torta ed attendete che si raffreddi.
Ora spolverate con zucchero a velo (facoltativo).
Il dolce è pronto, buon appetito.

Per arricchire questo dolce potete servire la fetta con fiocchetti di panna vegetale.

Buon proseguimento e complimenti per il Vostro blog!
Eva e Gloria

giovedì 16 aprile 2015

La ricetta di Laura

Ciao a tutti altra ricetta con il salmone: il rotolino. 
400 Gr di salmone
1 mozzarella 
foglie di insalata e radicchio
lamponi per abbellire
SVOLGIMENTO:
Aprire la carta trasparente sul piano lavoro e mettere in lunghezza il salmone la mozzarella e le foglie di insalata e radicchio.
Arrotolate il tutto sulla carta tra e mettere il tutto in frigo il rotolo; si deve indurre abbastanza. Togliere la carta e a piacere mettere i semi di sesamo sopra al rotolo e poi tagliare a fettine. Per abbellire mettere sopra dei lamponi e buon appetito.

mercoledì 15 aprile 2015

CONTINUA Il PROGETTO "FARINE INTELLIGENTI IN ROSA" ... ecco la ricetta di Stefania

Salve a tutti! Ecco la mia ricetta speciale: Bavette al salmone.
Prendere una pentola antiaderente e far soffriggere la cipolla nell'olio caldo, nel frattempo tagliuzzare una confezione da 100 gr. di salmone affumicato, sfumare il tutto con un bicchierino di cognac/brandy/vino (a vostro piacere), infine aggiungere una panna da cucina. Unire con la pasta...e il gioco è fatto! 
Buon Appetito da Stefania! ;) 

lunedì 13 aprile 2015

Mousse al cioccolato di Susanna

Buon dì a tutti,
ecco la mia ricetta light per una mousse delicata e abbastanza leggera. (spero)
Mousse al cioccolato senza uova, dolce al cucchiaio facile da preparare.
Ci servono solo tre ingredienti:
- 1 barretta di cioccolato fondente
- 150 ml di panna da montare
- 60 ml di latte
- 1/2 bustina di vaniglia

Preparazione: sciogliere la barretta di cioccolato fondente in un pentolino a bagnomaria.A parte far scaldare il latte sino al bollore. poi versare dentro il cioccolato fuso a filo, piano piano, in modo da amalgamare bene il tutto.In una ciotola versate la panna e mezza bustina di vaniglia. Sbattete il composto con una frusta elettrica fino ad otterrete una spumosa e solida panna montata. Unite il composto di latte e cioccolato alla panna montata, amalgamando la panna al liquido con una spatola, mescolando dal basso verso l’altro    (si evita la smontatura della panna). Versare la mousse di cioccolata in ciotoline da dessert e poi servite con un cucchiaio di panna montata e qualche fetta di frutta fresca per decorazione (FRAGOLINE-frutti di bosco).

sabato 11 aprile 2015

MOUSSE al CIOCCOLATO ... cercasi buone ricette!

Apprezzo molto l'iniziativa!Veramente interessante!Ne approfitto per chiedere a qualcuno la ricetta della mousse al cioccolato...
Cristina


RINGRAZIAMO CRISTINA PER LA SUA DOMANDA e INVITIAMO GLI AMICI CHE CONOSCONO LA RICETTA A CONDIVIDERLA CON NOI!

domenica 1 marzo 2015

I GRASSI INGRASSANO?


I grassi hanno una funzione energetica molto utile per il nostro organismo e non vanno, affatto, eliminati dalla nostra dieta. Va però fatta attenzione alle etichette dei prodotti che acquistiamo!

Al Supermercato, finché facciamo la spesa, dobbiamo abituarci a controllare con scrupolo le tabelle degli ingredienti e dei valori nutrizionali: rallenta molto la nostra spesa, ma allunga la nostra vita!! 

I prodotti industriali, il cibo di certi fast food nasconde sotto sapori invitanti una composizione qualitativa di scarsissimo livello.

Per aiutare a farci un’idea generale e offrire un’informazione completa su certe categorie di alimenti, ecco un riassunto delle principali categorie di grassi:

Grassi saturi:
sono quelli che aumentano i livelli di colesterolo. Sono grassi di origine animale nella maggior parte dei casi: burro, strutto, tuorlo, parte grasse della carne, formaggio. Non vanno eliminati ma assunti con moderazione.

Grassi insaturi:
quelli che abbassano i livelli di colesterolo cattivo (Ldl) e innalzano quelli di colesterolo buono (Hdl), prevenendo così malattie di origine cardiovascolare. Sono gli olii. Ma anche all’interno di questa categoria va posta chiarezza:

- grassi monoinsaturi come l’olio d’oliva e d’arachide

- grassi polinsaturi come l’olio di girasole o di mais (da consumare soprattutto a crudo)

- grassi idrogenati: questi grassi sono sostanzialmente nocivi perché agiscono a favore del colesterolo cattivo, riducendo quello buono. I bassi costi di produzione, legati al processo di idrogenazione, rendono questi grassi molto appetibili per le aziende legate alla grande distribuzione: questi grassi, di cui è ad esempio ricca la margarina, sono molto presenti nei prodotti industriali.

Una conclusione va evitata: scappare dai grassi animali per idealizzare quelli vegetali. Tra questi ultimi si nascondono olii di origine tropicale ricchissimi di grassi saturi. L’olio di palma, di palmisto, di colza e di cocco sono tra gli esempi principali: a fronte dell’11% di grassi saturi contenuti nell’olio di girasole, l’olio di palmisto ne contiene addirittura l’84%.


Un prodotto “privo di grassi idrogenati” non è detto sia sano! Potrebbe contenere olii vegetali di origine negativa. Ne sono pieni i prodotti industriali, in particolare i dolci come torte e biscotti confezionati.

lunedì 23 febbraio 2015

ETICA del CIBO: un articolo per chi crede che si possa ancora fare la differenza


Nonostante lo spunto da cui nasce questo blog sia stato quello di discutere di farine, del processo di raffinazione, di nutrizione e di intolleranze, fornendo informazioni e consigli, il suo obiettivo è oggi più ambizioso … e, forse, ci permettiamo di aggiungere, più importante. L’idea che anima e animerà il blog e i suoi diversi autori non si limita al mondo delle farine ma mira più in generale a quello dell’alimentazione, del cibo.

Viviamo in un mondo dominato dal consumismo, da un sistema dove vale solo il guadagno e la vendita a tutti i costi, dove la pubblicità è più importante dell’informazione. Il mondo dell’alimentazione, sempre più distante dalle grandi tradizioni storiche, è forse quello che più di ogni altro ha abbandonato ogni rispetto per il consumatore. Sembra sempre di più che al centro di questo mondo non stia più l’individuo con le sue richieste … al centro sta il guadagno a tutti i costi, realizzato abbassando la qualità dei prodotti, favorendo processi di coltivazione/di allevamento o di preparazione che mirano a tutto tranne che al benessere e alla salute del consumatore... lo chiamano "cibo spazzatura" ... un cibo che conta tra i suoi ingredienti il disprezzo per l'uomo ma anche per l'ambiente, per gli animali ... disprezzo per la nostra storia e le nostre tradizioni.

E questa situazione è ancora più forte nel nostro territorio, la “bassa veronese”, dove la quasi totale assenza di punti di riferimento capaci di promuovere informazione e cultura dell’alimentazione, sembra avvallare l’anti-cultura del consumismo. Non abbiamo la pretesa di poter fornire da soli questa cultura. Crediamo, piuttosto, di doverla creare insieme con gli amici che, conoscendo il blog e la sua attività, vorranno partecipare portando la loro esperienza e sensibilità.


La campagna sulle farine raffinate, a cui si aggiungeranno quelle sull’uso di grassi nocivi (olio di palma, di colza …), sulle “uova di galline allevate a terra” e altre ancora, non è che il primo passo per dare vita ad una comunità di persone convinte che sia ancora possibile dare un forte segnale di cambiamento; e che sia ancora possibile darlo qui, all’interno del nostro territorio, promuovendo concretamente una cultura etica dell’alimentazione. Da questa base partiranno tutta una serie di progetti e di iniziative che vogliono avere un chiaro impatto sociale: da progetti educativi e scolastici a progetti che riguardino più ampie fasce della cittadinanza. 

domenica 15 febbraio 2015

Un tocco d'Oriente: la farina di riso ... nuovi sapori ed intolleranze

La farina di riso, chiamata mochiko dai giapponesi che ne fanno un grande uso, è prodotta dal riso tramite una procedura che consiste nel togliere la buccia per ottenere il riso grezzo; quest’ultimo viene poi macinato.
Anche la farina di riso, come quella di frumento, esiste in diverse forme, tra le quali le più note sono la semola bianca di riso, la semola integrale di riso, la farina bianca di riso e quella integrale di riso.

Intorno alla farina di riso esiste una credenza errata che va opportunamente segnalata e, cioè, che questo prodotto coincida con l’AMIDO DI RISO. I due prodotti non sono la stessa cosa, nonostante la loro composizione si avvicini molto, perché l’AMIDO è il frutto di un’ulteriore processo di lavorazione che esclude tutte le sostanze nutritive esclusi i carboidrati.

Al di là di questa importante distinzione, anche la farina di riso si presenta molto povera di lipidi (circa 0,5 g). Va messo in luce come questa farina sia anche povera di proteine: aspetto che la rende, però, priva di GLUTINE, proteina responsabile della nota intolleranza, che secondo studi recenti colpisce una parte sempre crescente della popolazione italiana. Come noto, il glutine è una proteina che si trova, invece, in particolare nell’avena, nelle segale, nel frumento e nell’orzo.

Da questo aspetto dipende la rapida crescita del suo utilizzo nella gastronomia “occidentale”, che tradizionalmente ne ha sempre fatto un bassissimo impiego, di contro al grande uso che storicamente caratterizza molti paesi asiatici. Chi non ha mai assaggiato i famosi spaghetti di riso giapponesi, o la loro variante cinese?

Quali caratteristiche nutrizionali rendono questa farina particolarmente indicata nel confronto con la tradizionale farina bianca?
 La superiorità degli amidi rispetto ai grassi e alle proteine
     La maggior capacità energetica

Consigli:
Questa farina è particolarmente indicata per realizzare biscotti, pasta frolla, torte. Le sue caratteristiche particolari renderanno molto soffici i vostri dolci. Oltre a questi esempi, è bene dire che tale farina può essere utilizzata anche per produrre piatti salati. Il suo gusto è leggermente più delicato rispetto a quello della farina tradizionale, ma non altera i sapori dei vostri panificati.

Uno spunto interessante:
Besciamella gluten free: sostituite la farina di frumento con quella di riso e i latticini con l’uso del latte di mandorla


Altre curiosità:

sapevate che l’amido di riso e l’olio di riso sono molto utili anche nei trattamenti di bellezza?

domenica 8 febbraio 2015

FARINE RAFFINATE E NON … SECONDO ROUND!! LE ANTICHE ORIGINI DELLA FARINA … E IL FARRO!

Nel nostro ultimo articolo abbiamo precisato che non si tratta di fare alcun “terrorismo psicologico” intorno alla farina bianca 00, farina raffinata per eccellenza, ma di capire in modo chiaro come e perché quest’ultima sia qualitativamente più povera rispetto ad altre farine meno raffinate o integrali … e, di conseguenza, sia meno salutare!

Farine Intelligenti è un’idea che nasce da chi ama, per storia personale o per interesse professionale, il mondo delle farine … e si rivolge a persone che condividono questa passione o che sono semplicemente curiose di sapere cosa mangiano! Per questa ragione uno dei nostri primi obiettivi è quello di farvi conoscere il mondo variegato delle farine, che non si limita come troppo spesso ci viene fatto credere alle farine bianche! 

Oggi inizieremo un viaggio, un percorso lungo un sentiero fatto di antichi ricordi, di immortali tradizioni popolari, di vicinanza alla natura, ma anche di nuove scoperte scientifiche.

La farina è talmente poco identificabile con la sola farina bianca 00 che il suo nome, come nelle migliori tradizioni italiane, deriva dal latino FAR, ovvero dal FARRO, cereale molto simile al frumento che era diffusissimo presso le civiltà preromane e presso gli stessi romani.
Oggi stiamo riscoprendo questa grande tradizione che risale alle origini della nostra cultura, perché la FARINA DI FARRO risulta essere ALTAMENTE DIGERIBILE e SAZIANTE. Tra le altre sostanze nutritive di cui questa farina è ricchissima, spicca il MAGNESIO che, come sapete, è fondamentale per il TONO MUSCOLARE e IL SISTEMA NERVOSO … amici sportivi: ecco un ottimo alimento per la FORZA del CORPO e la PRONTEZZA del CERVELLO!! Amiche cuoche, l’uso di questa farina è ottimo per la realizzazione di dolci e pane … L’avete mai provata? Avete qualche ricetta che vi fa piacere condividere con noi?

Parlando della farina di farro e di quella “bianca” abbiamo i DUE ESTREMI del mondo delle farine: la più ANTICA, che affonda le sue origini nella saggezza popolare e la più MODERNA, simbolo dell’avvento della TECNOLOGIA e dell’INDUSTRIALIZZAZIONE nell’attività della panificazione. Tradizioni contro modernità, natura contro tecnologia …

La farina di farro è una tra le tante (riso, kamut …) che può risolvere alcuni problemi legati alle farine molto raffinate, sulle quali dobbiamo fare un passo in più rispetto all’ultimo articolo per approfondire la loro problematica principale: l’assenza di fibre facilita l’assimilazione degli amidi e quindi innalza i livelli di glicemia … aspetto da cui dipende anche l’innalzamento dell’INSULINA, l’ormone deputato all’assorbimento del glucosio nelle cellule per la produzione dell’energia.

L’aumento continuo della GLICEMIA e del LIVELLO d’INSULINA favorisce la crescita di peso. L’aumento rapido del livello d’insulina ci fa andare in ipoglicemia e questo produce un’eccessiva richiesta di zuccheri da parte del nostro copro, spingendoci ad ingerirne quantità superiori a quelle di cui avremo bisogno. Potremo arrivare a dire che più si mangiano zuccheri e più se ne mangerebbero.
Da questo punto di vista la farina raffinata è come lo zucchero che fa aumentare in modo rapidissimo la glicemia.



Altro aspetto importante: con la raffinazione eccessiva della farina abbiamo la perdita del glucagone, l’ormone che favorisce il consumo di grassi e zuccheri!


Realizzare i nostri panificati (dolci compresi) con farine non raffinate può essere una soluzione: se non volete arrivare ad utilizzare quelle di farro o le altre che presenteremo nei prossimi articoli, RICORDATE QUANTO ABBIAMO DETTO SULLE FARINE TIPO 1 e 2 … in particolare la TIPO 1 non altera i gusti tradizionali!

domenica 1 febbraio 2015

FARINE: MEGLIO POCO O MOLTO RAFFINATE? INDAGINI TRA PASSATO E PRESENTE

Un blog che si chiama “Farine Intelligenti” non poteva che iniziare con un articolo d’informazione sulle farine, sulla materia prima della panificazione … su uno degli elementi basilari della nostra tradizionale alimentazione … di oggi e soprattutto di ieri!
Vorremmo provare a fare un po’ di chiarezza su alcune convinzioni errate intorno al mondo delle farine: ovviamente in queste poche righe non pretendiamo di dire tutto quello che si può dire, ma di aprire una problematica intorno alla quale discutere … e dirvi quello che sappiamo e, magari, imparare qualcosa di nuovo da chi ci vorrà rispondere.

Partiamo da un pregiudizio da sfatare: da molti anni si pensa che più il pane è di un colore “scuro” meno è pregiato e meno è buono. Questa convinzione si basa su dati storici: il pane scuro o pane nero era quello che veniva consumato dai poveri, mentre quello bianco era presente sulle tavole dei ricchi.
Perché? Perché solo i ricchi potevano permettersi la procedura dell’abburattamento, tramite cui la farina viene setacciata e “depurata” da alcune componenti come crusca e germe … in questo modo il pane assumeva un colore più chiaro. Il pane dei poveri era, invece, scuro perché conteneva tutte le sostanze, nonché una certa quantità di segale.

Nella sua novella “Pane nero” (contenuta nella raccolta Novelle Rusticane), Giovanni Verga parla di una famiglia che vive in condizioni disperate … il titolo è una metafora o, per meglio dire, “pane nero” è sinonimo di povertà. Per leggere il testo: http://www.liberliber.it/mediateca/libri/v/verga/tutte_le_novelle/html/panenero.htm





La ricerca scientifica nel campo dell’alimentazione ha portato, però, alla luce dei risultati destinati a sconvolgere l’idea che il pane bianco sia migliore del nero. Le farine, come la 00, che nascono da un processo di abburattamento del 70-75%, derivano quindi dalla parte centrale del chicco, senza la presenza di crusca e germe. Questo determina il loro coloro chiaro. Perdendo questi elementi, le farine molto raffinate perdono anche molti elementi nutritivi fondamentali: hanno un CONTENUTO PIU’ BASSO DI PROTEINE, SALI MINERALI e FIBRE.  Una ricerca proposta dall’American Journal of Clinical Nutrition mostra che nel processo di raffinazione del grano abbiamo un’importante perdita di elementi nutritivi quali RIBOFLAVINA (vitamina B2), NIACINA (vit. B3 o PP), ALFA TOCOFEROLO (vit. E), MAGNESIO, MANGANESE, POTASSIO, FERRO, ZINCO.
Per di più queste farine hanno maggiori CALORIE.

Questo significa che la farina OO vada posta sotto accusa? Stiamo assistendo a false campagne contro questa farina ritenuta colpevole di tutti i mali. Non è così. Ciò che va detto è che è una farina più povera, qualitativamente inferiore alle farine meno raffinate.

Significa quindi che dobbiamo mangiare solo pane integrale? La farina integrale di grano tenero, che contiene anche la crusca, è di gran lunga la più ricca di elementi nutritivi.  Ma esistono altre farine, che presentano proprietà (come il contenuto di proteine) molto vicine a quelle della farina integrale, senza essere integrali.

Abbiamo la FARINA TIPO 1 e TIPO 2. Il colore è un po’ più scuro rispetto a quello della farina 00, in particolare per quello che riguarda la TIPO 2.
Tra queste ultime due, è nostra opinione che la FARINA TIPO 1 possa essere quella che meglio riuscirà a sostituire le farine molto raffinate come la 00 o la 0, perché è quella che si distanzia meno dai sapori tradizionali. Pur avendo caratteristiche qualitativamente più importanti, la farina tipo 1 non altera il gusto tradizionale del pane, che per molte persone equivale a quello realizzato con farina 00. 
La farina tipo 1 offre un alto contenuto di fibra, aspetto molto utile da un punto di vista del metabolismo. Ha molte vitamine in più della farina 00. La medesima cosa può essere affermata per i sali minerali. Il prodotto finale è anche di poco meno calorico di quello tradizionale.

Per concludere: nel mondo delle farine, un colorito più scuro è sinonimo di salute e qualità! 
E voi, cari amici, conoscete queste farine? Le avete provate? Raccontateci e intervenite.

giovedì 29 gennaio 2015

Farine Intelligenti: "Atto primo/ ciak si gira!"



Siamo felici di presentarvi "Farine Intelligenti", un blog che si rivolge agli amanti e agli appassionati del mondo della panificazione e dell'alimentazione che hanno un occhio sempre rivolto agli aspetti legati alla nutrizione e alla salute ... come dice il nome, il nostro principale obiettivo sarà quello di fare chiarezza intorno alle farine e ad altri ingredienti (come i grassi), di trattare il tema delle intolleranze, di discutere le nuove tendenze e le nuove scelte alimentari, di condividere riflessioni e ricette, di recuperare antiche tradizioni e di proporre valide innovazioni.

"Farine Intelligenti" è un blog che vuole promuovere una cultura del cibo, e del pane in modo particolare, ma anche un blog sulla salute legata all'alimentazione. Per ultimo, ma non ultimo, ci interessa parlare dei valori etici del mondo dell'alimentazione: dalla qualità degli ingredienti al rispetto per l'ambiente, per la terra, a questioni di attualità (come le uova di galline allevate a terra ...)

"Farine intelligenti" è l'invenzione di un gruppo di amici, sostenuto e voluto da Panificio Galbero (Cerea - Vr): il blog non ha alcuna finalità pubblicitaria ma è uno spazio di informazione, spunti e riflessioni intorno al mondo della panificazione e dell'alimentazione ... uno spazio che non si rivolge a clienti, ma ad amici ... presenti e, ci auguriamo, futuri. 
E' un modo per creare un gruppo di discussione e un punto di riferimento, nel territorio della bassa veronese, su questi argomenti ... su quelli più delicati come la salute e su quelli più leggeri come ricette e tradizioni ... per farlo abbiamo riunito alcuni amici: esperti di nutrizione e medicina, amanti della scrittura e dell'alimentazione, esperti del settore alimentare, panificatori del Panificio ... 
Ci farebbe piacere allargare questo team: se la cosa, cari amici, vi interessa, fatecelo sapere e saremo felici di accogliere anche voi tra i nostri "blogger" ... o, se preferite, inviateci un contributo, una ricetta, una riflessione, scrivendo alla mail farineintelligenti@gmail.com o ai contatti di Panificio Galbero (www.panificiogalbero.com) e la nostra redazione li pubblicherà (ovviamente se sono in linea con i temi di interesse!)
"Farine Intelligenti" non è un blog privato, è uno strumento per tutte le persone che amano sapere ciò che mangiano e che sono entusiaste di mettere in gioco le loro conoscenze, condividendole!!

Il blog sarò diviso in alcune sezioni, sempre indicate in testa al contributo:
- Salute e nutrizione
- Cultura, etica e tendenze dell'alimentazione
- Il recupero delle tradizioni culinarie delle nostre terre
- La ricetta di "Farine Intelligenti"

Aiutateci a far conoscere la nostra iniziativa, segnalandola agli amici interessati: grazie! Vi aspettiamo numerosi
il team di "Farine Intelligenti"