lunedì 23 febbraio 2015

ETICA del CIBO: un articolo per chi crede che si possa ancora fare la differenza


Nonostante lo spunto da cui nasce questo blog sia stato quello di discutere di farine, del processo di raffinazione, di nutrizione e di intolleranze, fornendo informazioni e consigli, il suo obiettivo è oggi più ambizioso … e, forse, ci permettiamo di aggiungere, più importante. L’idea che anima e animerà il blog e i suoi diversi autori non si limita al mondo delle farine ma mira più in generale a quello dell’alimentazione, del cibo.

Viviamo in un mondo dominato dal consumismo, da un sistema dove vale solo il guadagno e la vendita a tutti i costi, dove la pubblicità è più importante dell’informazione. Il mondo dell’alimentazione, sempre più distante dalle grandi tradizioni storiche, è forse quello che più di ogni altro ha abbandonato ogni rispetto per il consumatore. Sembra sempre di più che al centro di questo mondo non stia più l’individuo con le sue richieste … al centro sta il guadagno a tutti i costi, realizzato abbassando la qualità dei prodotti, favorendo processi di coltivazione/di allevamento o di preparazione che mirano a tutto tranne che al benessere e alla salute del consumatore... lo chiamano "cibo spazzatura" ... un cibo che conta tra i suoi ingredienti il disprezzo per l'uomo ma anche per l'ambiente, per gli animali ... disprezzo per la nostra storia e le nostre tradizioni.

E questa situazione è ancora più forte nel nostro territorio, la “bassa veronese”, dove la quasi totale assenza di punti di riferimento capaci di promuovere informazione e cultura dell’alimentazione, sembra avvallare l’anti-cultura del consumismo. Non abbiamo la pretesa di poter fornire da soli questa cultura. Crediamo, piuttosto, di doverla creare insieme con gli amici che, conoscendo il blog e la sua attività, vorranno partecipare portando la loro esperienza e sensibilità.


La campagna sulle farine raffinate, a cui si aggiungeranno quelle sull’uso di grassi nocivi (olio di palma, di colza …), sulle “uova di galline allevate a terra” e altre ancora, non è che il primo passo per dare vita ad una comunità di persone convinte che sia ancora possibile dare un forte segnale di cambiamento; e che sia ancora possibile darlo qui, all’interno del nostro territorio, promuovendo concretamente una cultura etica dell’alimentazione. Da questa base partiranno tutta una serie di progetti e di iniziative che vogliono avere un chiaro impatto sociale: da progetti educativi e scolastici a progetti che riguardino più ampie fasce della cittadinanza. 

3 commenti:

  1. E dire che la "bassa" ha sempre avuto una grande cultura del cibo ... forse si può partire dalle tradizioni dei nonni ...

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  2. Le tradizioni del nostro territorio vanno recuperate, così come le ricette venete e veronesi. Ma credo bisogna fare anche un pò in più, no?

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  3. Molto di più! anche se non credo servano grandi cose, basta che ognuno nel suo piccolo sia convinto di poter fare la differenza e non si massifichi a causa della pubblicità

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