Nonostante lo spunto da cui nasce questo blog sia stato quello di discutere di farine, del processo di raffinazione, di nutrizione e di intolleranze, fornendo informazioni e consigli, il suo obiettivo è oggi più ambizioso … e, forse, ci permettiamo di aggiungere, più importante. L’idea che anima e animerà il blog e i suoi diversi autori non si limita al mondo delle farine ma mira più in generale a quello dell’alimentazione, del cibo.
Viviamo in un
mondo dominato dal consumismo, da un sistema dove vale solo il guadagno e la
vendita a tutti i costi, dove la pubblicità è più importante dell’informazione.
Il mondo dell’alimentazione, sempre più distante dalle grandi tradizioni
storiche, è forse quello che più di ogni altro ha abbandonato ogni rispetto per
il consumatore. Sembra sempre di più che al centro di questo mondo non stia più
l’individuo con le sue richieste … al centro sta il guadagno a tutti i costi,
realizzato abbassando la qualità dei prodotti, favorendo processi di
coltivazione/di allevamento o di preparazione che mirano a tutto tranne che al
benessere e alla salute del consumatore... lo chiamano "cibo spazzatura" ... un cibo che conta tra i suoi ingredienti il disprezzo per l'uomo ma anche per l'ambiente, per gli animali ... disprezzo per la nostra storia e le nostre tradizioni.
E questa
situazione è ancora più forte nel nostro territorio, la “bassa veronese”, dove
la quasi totale assenza di punti di riferimento capaci di promuovere
informazione e cultura dell’alimentazione, sembra avvallare l’anti-cultura del
consumismo. Non abbiamo la pretesa di poter fornire da soli questa cultura.
Crediamo, piuttosto, di doverla creare insieme con gli amici che, conoscendo il
blog e la sua attività, vorranno partecipare portando la loro esperienza e
sensibilità.
La campagna
sulle farine raffinate, a cui si a ggiungeranno quelle sull’uso di grassi nocivi
(olio di palma, di colza …), sulle “uova di galline allevate a terra” e altre
ancora, non è che il primo passo per dare vita ad una comunità di persone
convinte che sia ancora possibile dare un forte segnale di cambiamento; e che
sia ancora possibile darlo qui, all’interno del nostro territorio, promuovendo
concretamente una cultura etica dell’alimentazione. Da questa base partiranno
tutta una serie di progetti e di iniziative che vogliono avere un chiaro
impatto sociale: da progetti educativi e scolastici a progetti che riguardino
più ampie fasce della cittadinanza.
E dire che la "bassa" ha sempre avuto una grande cultura del cibo ... forse si può partire dalle tradizioni dei nonni ...
RispondiEliminaLe tradizioni del nostro territorio vanno recuperate, così come le ricette venete e veronesi. Ma credo bisogna fare anche un pò in più, no?
RispondiEliminaMolto di più! anche se non credo servano grandi cose, basta che ognuno nel suo piccolo sia convinto di poter fare la differenza e non si massifichi a causa della pubblicità
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